Cortile dei dubbiosi 2020

Eravamo pronti per dar corso all’edizione 2020 (l’ottava!) del “cortile dei dubbiosi” e vivere un nuovo capitolo di ricerca che l’esperienza di incontro ci ha sempre donato e sicuramente ci avrebbe ancora entusiasmato.
Poi l’imprevisto e la paralisi si sono impadroniti di noi.
Abbiamo conosciuto un significato diverso del termine “distanza” e tutto si è fermato!
No, non tutto si è fermato; la tecnologia ci dà un modo propositivo di essere in relazione e il “cortile dei dubbiosi” riparte da questa riflessione della prof.ssa Mariarosa Poggio che ci indica un percorso nuovo.

Cortile dei Dubbiosi: sì, no, forse … ai tempi del coronavirus.

Lo scorso anno, un Cortile festoso, ricco di canti, gioia, manifestazione dei giovani, degli adulti, per ascoltare, per confrontarsi in letizia, con saggezza e vivace partecipazione. E quest’anno? Un evento mesto, malinconico, all’insegna della cosiddetta “distanza sociale”, che sarebbe l’esatto contrario dell’abbraccio solidale, della fraternità, dello scambio interreligioso, che si manifesta anche con una stretta di mano? No, non abbiamo bisogno di altra tristezza … I ragazzi delle scuole hanno lavorato durante l’inverno su temi quali le paure che ci affliggono e la tematica della responsabilità – stimoli a riflettere quanto mai attuali …-, hanno scritto, si sono impegnati, con la promessa finale che avrebbero ascoltato esperti, si sarebbero confrontati con uomini di fede e non. Che fare? Durante le nostre dirette in sincrono con i miei allievi, cerco di stimolare tutti alla scrittura, al porre su carta/ schermo i loro pensieri, per sbloccarsi, per buttar fuori tutte quelle sensazioni che ruotano negli animi. Qualche ragazzo è uscito con “… gli dei si sono girati dall’altra parte …”, oppure, più intimistico, meno “classico” “… Dio si è dimenticato di noi …”.
Ecco, si potrebbe ripartire da qui e riflettere sul fatto che i toni millenaristici e la visione di Dio da diluvio universale non fanno per noi, che invece desideriamo, abbiamo sete di consolazione, di misericordia, di fratellanza. La pandemia limiterà i “dubbiosi” o li alimenterà? Poniamoci questi interrogativi, per essere in grado di rispondere in maniera adeguata ai nostri giovani, tanto disorientati in questi giorni.

Asti, 19/04/2020

Una domanda, tante domande … un avvio importante di discussione ad un virtuale tavolo di confronto con gli interventi di: